Base Condor a Chatila sulla rivista “Le Fiamme d’Argento”

Base Condor a Chatila sulla rivista “Le Fiamme d’Argento”

Il libro di Paolo Mearini dal titolo Base Condor a Chatila 1982-1984. Storie di soldati italiani dal Libano in guerra è stato segnalato nella rubrica “Abbiamo letto – LIBRI E AUTORI” del numero di luglio/agosto 2022 della rivista dell’Associazione Nazionale Carabinieri “Le Fiamme d’Argento”.

IL LIBRO:

«Ma dove eravamo capitati? Sembrava che un’immensa cupola trasparente si fosse interposta fra noi ed il cielo per escluderci dal resto del mondo e serrarci in una terra di mezzo. Ci trovavamo su un francobollo di territorio popolato di miserabili, plasmato da eventi tremendi, dove erano arrivati e forse sarebbero tornati i mostri. Calpestavamo un suolo martoriato, ancora agitato dai fremiti dell’imprevedibilità dove dietro l’angolo potevano nascondersi presenze di distorta realtà. Era quella la “magia d’oriente” intorno a noi».

Tale è lo stupore nel quale viene immersa la narrativa dell’avventura militare oltremare di quarant’anni fa, quando un contingente italiano operò a Beirut per la protezione dei profughi palestinesi sopravvissuti alla guerra arabo-israeliana dell’estate 1982 ed ai massacri scatenati dopo l’attentato mortale al presidente libanese neoeletto Bashir Gemayel. Dall’osservatorio privilegiato della palazzina comando, nome in codice Base Condor, l’autore racconta a modo suo episodi rimasti fuori dalla luce dei riflettori, non perché ci fosse qualcosa da nascondere, ma perché sembravano più degni di chiacchere e talvolta anche di risate che di passare alla storia. Invece proprio di storia si tratta, ma storia per chi ama guardarla ad altezza d’uomo e per i curiosi del particolare, spesso più rivelatore di una grande battaglia. Il lettore, seguendo un’aneddotica ricca di sfondi sociali e politico-militari, non mancherà di essere coinvolto nella sequenza di fatti ed emozioni, animata da personaggi singolari, fatti emergere con brevi tratti di penna. E potrà anche farsi un’idea delle vicissitudini non proprio banali di quella spedizione militare, sbarcata nel settembre 1982 con l’appoggio della fregata Perseo e reimbarcata diciassette mesi dopo sotto la protezione dell’intera squadra navale della marina militare italiana.

 

L’AUTORE:

Paolo Mearini, fiorentino, classe 1939, ufficiale dell’esercito è stato fra i pionieri della forza di pace inviata in Libano nel settembre 1982. Ormai da tempo in congedo, ha ceduto alla sua passione per la scrittura e nel 2017 ha pubblicato il suo primo libro, Un quaderno rosso bordò. Antologia di chi non sono stato, Betti Editrice. L’anno successivo un suo racconto, Anselmo, ha partecipato alla prima edizione del Premio Letterario “Sulle orme dei pellegrini – Racconti e parole lungo la Via Francigena”, guadagnandosi la pubblicazione sull’omo – nimo libro, Betti Editrice. Con la presente opera abbandona i temi precedenti e si propone come testimone e narratore di vicende militari.

 

 

 

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