Descrizione
Il Tarugi è chiamato a smuovere le acque stagnanti della diocesi senese. Il suo arrivo si presenta come un evento che irrompe a stravolgere l’ordine della città. Francesco Maria inizia subito il suo lavoro pastorale con energica determinazione: vuole conoscere, correggere, trasformare.
Il 25 gennaio 1958, dopo solo un mese dal suo insediamento nella città, inizia la sua visita pastorale alle parrocchie cittadine. Dalla sua residenza, che è la prima ad essere esaminata, alla chiesa di Santa Barbara dentro la fortezza medicea, che è l’ultima, il percorso dell’arcivescovo disegna emblematicamente la collocazione della città tra il potere papale, di cui il vescovo è vicario, e il potere del Principe, equidistanti e in equilibrio tra loro.
Egli definisce così con estrema chiarezza quali sono gli ambiti che gli competono: la riforma del clero cittadino e la moralizzazione dei fedeli. Il suo programma non lascia spazio alle zone d’ombra: esaminata la chiesa metropolitana, la visita si allarga a macchia d’olio per coprire tutte le chiese cittadine e quelle della diocesi. Un monitoraggio vivo, che le pagine scritte ci restituiscono nella completezza dell’attenzione con cui fu compiuto.