Biografia
Niglio Fabrizio
Fabrizio Niglio, nato in una Orbetello molto meno turistica di oggi, matura la passione per la letteratura e la medicina durante gli studi presso i Padri Scolopi al Calasanzio di Empoli. All’Università di Firenze, studiando le scoperte del professor Di Guglielmo, si innamora dell’Ematologia e completa il percorso di laurea e specializzazione proprio con l’illustrissimo professore, non abbandonando mai la passione per la lettura, la storia e la scrittura. Il periodo militare, svolto come Ufficiale medico per tre anni, lo avvicina alla medicina legale. La passione per le malattie del sangue lo porta a lavorare presso varie unità operative di Immunoematologia della Toscana. Dopo una lunga esperienza a Prato, dal 2007 dirige i Trasfusionaoli di Piombino, Pontedera, Grosseto e Livorno. Dal 2020 viene incaricato di dirigere le Aree Trasfuzionali della ASL Toscana sud-est e, successivamente, quella della ASL Toscana nord-ovest, cosa che lo porta ad essere responsabile delle strutture di Immunoematologia di tre quarti della Toscana e di tantissimi pazienti. Questo intenso periodo ne arricchisce il lato professionale e umano condizionando in maniera importante le tematiche letterarie. Degne di nota sono l’attività presso UNI (Ente Nazionale di Unificazione) che ha prodotto il sistema nazionale di identificazione univoca delle sacche di sangue e gli studi per il trasporto in emergenza del sangue stesso su elicotteri e droni. Autore di molte pubblicazioni scientifiche a livello nazionale e internazionale (oltre 40), viene coinvolto nella stesura di prefazioni e capitoli di vari libri sia tecnici che non. Negli anni continua a coltivare l’attività medico legale come perito del Tribunale di Firenze soprattutto nel settore dei riconoscimenti e disconoscimenti di paternità, dove può sfruttare l’importantissimo bagaglio di esperienze nel settore dei gruppi sanguigni e dei test HLA/DNA, e nei danni da terapia errata. Alcuni incontri importanti, dal punto di vista umano e letterario, lo spingono a riprendere quanto scritto nel tempo e a dargli un ordine, completando quel puzzle rimasto incompiuto per anni. Nasce così il suo primo medical thriller, Il libro scomparso, ambientato in quei vissuti cosí cari all’autore fra realtà e fantasia.