Descrizione
«Quella gavetta in fondo al mare. E sopra i gabbiani in volo, sopra il vento dell’Egeo che si porta via i quattromila e più nomi»
Pochi ne hanno sentito parlare, ma è la più grande tragedia della navigazione civile e militare del Mediterraneo.
Era il febbraio 1944 e a bordo del piroscafo Oria, quella che oggi chiameremmo una carretta del mare, i nazisti stiparono oltre quattromila soldati italiani, quasi tutti giovani. Si erano rifiutati di combattere con Hitler e Mussolini ed erano destinati ai campi in Germania. Pochi sopravvissero. Le vittime furono inghiottite dalle acque, ma anche dal silenzio.
Con queste pagine, in occasione dell’ottantesimo del naufragio, intendiamo alimentarne la memoria.