Descrizione
E SE NOI TRASFORMASSIMO I LUOGHI DOVE ATTENDERE LA MORTE IN LUOGHI DI VITA, DI SCAMBI DI TALENTI E DI SAPERE?
Giovanna Brunet, Jean-Pierre Patat
«L’autore e, più in generale, il gruppo di persone che da molti anni è impegnato nel progetto “Village à vivre”, riassume qui il senso di una rivoluzione del pensiero dominante che relega i ‘vecchi’ ai margini della vita comunitaria, che frantuma le loro esperienze, i loro legami, la loro energia, in un limbo che non è più e né meno che una silente anticamera della morte.
Ingenti risorse sono dispiegate a questo scopo: separare i ‘fragili’ dalla vita sociale. Centinaia di migliaia di persone in permanente sonnolenza parcheggiate in strutture, poche volte decenti, a trascorrere intere giornate in un divano o in compagnia di altri ‘internati’. L’enorme patrimonio di saperi: intellettuali, artigianali, artistici, che svanisce sotto i nostri occhi.
Questo libretto non manca di entrare in episodi, esempi di vita vera, che commuovono e indignano. Non si tratta, una volta tanto, di buttare lì un’altra opinione nella kermesse delle ciance a valanga che gli attuali media vomitano da ogni appendice digitale di cui tutti disponiamo; qui si vuole incarnare un disagio, una ferita che infetta la nostra società».
Dalla Nota del traduttore.