IL GIOCO, INSEGNANTE DI VITA

IL GIOCO, INSEGNANTE DI VITA

IL VALORE EDUCATIVO DEL GIOCO
Il gioco per il bambino ha un ruolo importantissimo, in quanto si rivela essere uno strumento fondamentale per il suo sviluppo emotivo, cognitivo, motorio e relazionale. Consente di sviluppare la creatività permettendogli di immaginare e viaggiare con la mente, nel tempo e nello spazio creando infiniti scenari senza limiti oggettivi.

Come sostiene la Dott.ssa Annalisa Croci, psicologa clinico-dinamica, il bambino, giocando, ricorre alla creatività, acquisendo nuovi modi per relazionarsi con il mondo esterno, ad esempio impara a conoscere nuove forme e colori. Inoltre, sviluppa anche potenzialità affettive e relazionali, perché, quando i bambini giocano insieme, fanno esperienza l’uno dell’altro, arrivando a comprendere l’esistenza di altri modi di pensare, o di giocare, diversi dai propri.  Non dimentichiamoci che l’Alto Commissariato per i Diritti Umani delle Nazioni Unite, con la Risoluzione 44/25 del 20 novembre 1989, lo riconosce come un “diritto inviolabile ed insindacabile di ogni bambino”.

Il gioco può essere quindi usato come strumento educativo, permettendo al bambino di imparare ciò che ancora non conosce, o di chiarire qualcosa che ancora non sa. Per diventare educativo, secondo Maria Montessori, il bambino deve avere la libertà di compiere più azioni, avendo autonomia nell’apprendere attraverso queste.
Diversi tipi di stimoli aiutano il bambino ad imparare e memorizzare i concetti che costituiscono la base educativa del gioco, invitandolo a scoprire, sperimentare e creare attraverso la piacevole componente ludica.
È proprio grazie a questa che riescono a fissare più profondamente nella loro memoria le esperienze fatte durante i momenti di gioco e interiorizzare l’apprendimento.

Quindi, il gioco può diventare un nuovo e più interessante approccio allo studio, e può trasformare un’esperienza che in genere risulta ostica e faticosa per i bambini, in un’esperienza divertente e piacevole. Associare un gioco a un libro, ad esempio, permette l’associazione tra lettura e attività ludica, rendendo così leggere un momento piacevole di gioco. Inoltre, i giochi in un libro favoriscono la rielaborazione dei concetti trattati, aiutando i più piccoli a capire meglio gli argomenti affrontati.

“È nel giocare e soltanto mentre gioca che l’individuo, bambino o adulto, è in grado di essere creativo e di fare uso dell’intera personalità, ed è solo nell’essere creativo che l’individuo scopre il sé.” – Donald Woods Winnicott, pediatra e psicoanalista.

Acquisti anticipati per 'Fisiologia e patologie dell’amore'

8 Dicembre 2020

La gioia delle feste natalizie

8 Dicembre 2020