Descrizione
Jon, un giovane carcerato di origini filippine, muore suicida nel carcere di massima sicurezza di San Gimignano, dove è giunto due anni prima dall’Ospedale Psichiatrico Giudiziario di Montelupo Fiorentino. Il fratellastro Mattia, figlio della stessa madre di Jon, ma di padri diversi, sollecitato dalle parole dello psicologo Fausto Braschi, che durante il funerale del giovane chiede “la pietà dei ricordi per Jon”, va alla ricerca della sua storia. Torna a quando viveva una vita felice nelle Filippine, accanto ai propri genitori, fino all’epilogo con il suicidio al carcere Ranza. Mattia, raccolto l’appello dello psicologo, obbligherà le donne della sua famiglia, la madre, la nonna e la sorellastra, “che non vedono da anni il detenuto”, a ricostruire la sua storia, una vicenda segnata da un destino avverso fin da quando la madre, ridotta in povertà, lo aveva dovuto lasciare nella propria terra di origine per emigrare in Italia.