Descrizione
Un viaggio sulle tracce dei sapienti costruttori che, dopo la fine dell’ordine imposto da Roma a tanti popoli dell’Europa, dell’Africa, dell’Asia, ne raccolsero l’eredità di conoscenze, trasferendo il loro straordinario sapere architettonico sugli edifici della Nova Religio: nelle pievi, nelle basiliche, nelle cattedrali, fin dal tempo dei re longobardi che disciplinarono l’attività di queste maestranze.
Si trattava di corporazioni di mestiere, che dal Comasco, dal lago di Lugano, dalla valle Intelvi, sciamavano in molte aree della penisola italiana. I loro membri erano spesso legati da stretti vincoli di parentela, attraverso i quali venivano gelosamente trasferiti, di padre in figlio, i segreti dell’arte e della scienza muratoria. Sono appunto questi i massoni, dal francese macon, muratore e dal latino tardo machio che, in terra di Siena, hanno lasciato, attraverso una ricca simbologia, le tracce del loro non transitorio passaggio, messaggi di pietra che verranno trasmessi per secoli, fino al Rinascimento ed oltre.
Questo libro oltre a offrire uno spaccato di vita delle antiche corporazioni muratorie, indaga sugli aspetti più fascinosi del loro lavoro, sulla loro simbologia, sulla loro (presumibile) visione del mondo che molti secoli dopo, in Inghilterra nell’anno del Signore 1717, sarebbero stati trasferiti nella moderna Massoneria.







